Scrivere il richiamo della foresta
Tra un paio di settimane suona Vasco
“Tra un paio di settimane suona Vasco in acustico in mezzo a un bosco a quasi 2000mt, io penso di andare magari interessa anche a voi.”, incominciava così il messaggio di Paolo arrivato a inizio dello scorso luglio sul gruppo ‘concerti’ di messenger. Gruppo nato nell’inverno precedente in occasione di una macchinata per andare a sentire Giorgio Canali una sera tra le nebbie del cremasco.
A dirla tutta, a me di andare a...
L’irrequietezza è una maledizione
“L’irrequietezza è una maledizione. Lei e la sua variante moderna, lo stress, la vacuità di affannarsi dentro un recinto, bisogna far di tutto per evitarle”.
Così scrive Björn Larsson citando Harry Martinson.
Così mi sento ogni giorno, in pianura, circondata dal rumore e dalla frenesia incontenibile della grande città, circondata da una umanità che pare uscita da un corto di Steve Cutts.
Così mi...
“All’anno prossimo allora!”
“All’anno prossimo allora!”
Ci si saluta sorridenti con addosso la stessa euforia che ti lascia una festa. Perché alla fine non è quello che stiamo facendo? Festeggiare la fine di tre giorni incredibili passati insieme. Solo che poi se penso alla parola “fine” mi viene un po’ un groppo alla gola, quella stessa sensazione che provavi da bambina alla terza volta che tua madre ti richiamava e ti trascinava via da...
Nema Problema!
Una lettera
Ciao a voi,
il 18 giugno scrivevo:
"Dove l'orizzonte è piatto non so stare", dice Louis Oreiller, ospite del festival di montagna che scopro oggi alla festa di radio Popolare: e' "Il richiamo della foresta", in Val d'Aosta a fine Luglio. Lo so che ho bisogno degli orizzonti piatti, di vedere tutta la pianura e solo in fondo le montagne, lo so che quando ero in montagna ai campi Scouts guardavo in fondo e sognavo "...
Sono una donna di pianura
Sono una donna di pianura, nata e cresciuta in mezzo alla nebbia e all'asfalto di una città del nord-est. Questa è la prima estate che passo in montagna, quella alta. Prima ci sono stati due inverni.
Come io sia arrivata qua è un affare del destino. Come io sia arrivata al festival è un affare di gambe e valli in discesa e macchine prese in prestito e seggiovie umide e bar deserti e sentieri in salita. Un giorno e mezzo...
Tre Valli, un filo e il richiamo della foresta: la storia di quindici camminanti
A metà del secondo giorno di cammino, sulla seggiovia del Weismatten che da Gressoney ci avrebbe portati al Col Renzola, ascoltavo i ricordi d’infanzia di Rosafrancesca e pensavo all’ultima volta che ero stato su quella stessa seggiovia, quasi trent’anni prima. La montagna, quando ero bambino, era solo neve e piste da sci. I miei genitori mi portavano a sciare a Gressoney, secondo tradizioni e rituali consolidati nel tempo. Ci...